In un recente documento relativo alle disposizioni urgenti per l’attuazione del PNRR, Assonime ha posto l’attenzione sul credito d’imposta previsto per gli investimenti in beni dedicati all’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili, come ad esempio gli impianti fotovoltaici. L’analisi ha messo in evidenza una gerarchia tra gli investimenti che possono beneficiare di tali incentivi.
In particolare, si evidenzia che gli investimenti in beni legati all’industria 4.0 rivestono un ruolo prioritario nel raggiungere gli obiettivi di efficienza energetica. Gli altri tipi di investimenti, inclusi quelli in impianti fotovoltaici, possono ottenere incentivi solo se inseriti in progetti innovativi che mirano alla riduzione dei consumi energetici.
Questo approccio stabilisce una distinzione tra gli investimenti “guida”, ovvero quelli in beni 4.0, e gli investimenti “secondari”, che sono incentivati solo se collegati a un investimento guida. Di conseguenza, per ottenere l’incentivo per l’installazione di impianti fotovoltaici, è necessario effettuare anche un investimento in ambito 4.0.
Tuttavia, rimane da chiarire se gli investimenti secondari siano ammissibili solo se realizzati insieme a quelli guida o se è richiesta una correlazione tecnica tra le due tipologie di investimenti.
Si attendono quindi ulteriori dettagli e chiarimenti, che si spera possano arrivare con la conversione della norma e con i decreti attuativi che ne disciplineranno i dettagli applicativi.